I BOMBARDAMENTI

11 agosto ore 10 e 29: parte l’incursione aerea delle forze alleate su Terni, che verrà bombardata 108 volte Lo stabilimento subisce ingenti danni.
La situazione si aggrava con le spoliazioni degli impianti che le forze armate del Reich effettuano continuamente, portando la fabbrica alla paralisi.

L’ITALIA ENTRA IN GUERRA

L’Italia entra in guerra e l’intero complesso industriale produce materiale bellico a ritmi serrati nonostante la difficoltà di rifornimento delle materie prime.

LA PRESSA

È installata la pressa da 12.000 tonnellate, la più grande dell’epoca, in grado di fucinare lingotti del peso di 200 tonnellate.

L’IRI

L’Istituto di Ricostruzione Industriale (IRI) assume il controllo finanziario dell’Azienda.

LA CENTRALE DI GALLETO

Si inaugura la centrale idroelettrica di Galleto.

IL DOPOLAVORO

La Società istituisce il dopolavoro aziendale che organizza il tempo libero dei dipendenti con attività sportive e ricreative.

LA PRODUZIONE ELETTRICA

L’Azienda costruisce una diga mobile che, sbarrando il defluire del Velino, permette di utilizzare il lago di Piediluco come bacino di invaso per la produzione di elettricità.

LA VISITA DEL RE

Il re Vittorio Emanuele III visita lo stabilimento.

LA TERNI

L’Azienda cambia la propria denominazione in Terni Società per l’Industria e l’Elettricità, trasformandosi in un complesso polisettoriale integrato elettrico-siderurgico-chimico, realizzato attraverso l’acquisizione della Società Italiana per il Carburo di Calcio e Acetilene e Altri Gas e con essa degli impianti idroelettrici e elettrochimici.
Il logo societario è formato dal profilo della cascata che sovrasta la scritta “Terni”.

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Scoppia la prima guerra mondiale e l’Azienda risponde all’accresciuta domanda di materiale bellico con una riorganizzazione dei propri impianti che gli permette di triplicare la produzione.